Acronimo di Studio Applicazione Tecniche Antalgiche,si occupa di dolore acuto e cronico di origine neuropatica.
le più avanzate tecnologie a radiofrequenza e l'utilizzo di sistemi di neuromodulazione sempre più innovativi ed efficaci,
ci consentono di trattare,e,nella maggior parte dei casi,di debellare il dolore in tutte le sue manifestazioni patologiche.
Terapia e Cura del Dolore Acuto e Cronico Benigno
Il mondo del dolore e della sofferenza, seppure con sfaccettature ed in modi diversi, è realtà a cui nessuno è totalmente estraneo; ciascuno di noi lo conosce per diretta esperienza. E’un mondo vastissimo, che si estende sino ai confini di ogni esperienza umana e attraversa tutti i momenti della storia, poichèé la sofferenza e il dolore si presentano come componente ineliminabile di ogni avventura umana ed è per questo motivo che nasce la terapia del dolore.
Nessuna definizione del dolore è mai riuscita ad essere scientificamente completa e soddisfacente. Aristotele lo definì un’emozione opposta al piacere, la IASP (International Association of Study on Pain) lo definisce come una esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata ad un danno tissutale potenziale o in atto o descritta nei termini di tale danno.
Ma, John Bonica, uno dei fondatori della moderna algologia scriveva “sono cosi lontano dall’aver trovato una soddisfacente definizione di dolore che ogni tentativo mi sembra inutile”.
Il dolore, ad ogni modo, è un fenomeno che riconosce una causa fisica e psichica. Questo semplice fatto può innescare una catena di eventi che si fanno via via più complessi fino a generare, in modo neurobiologico, in parte ancora misterioso, la percezione di dolore.
Questa coscienza percettiva non è un oggetto, ma rappresenta bensì un processo. Un processo di comunicazione fra immense aree del nostro cervello, che oggi sappiamo essere emotive e cognitive, composto da almeno cento miliardi di neuroni, collegati fra di loro da un milione di miliardi di sinapsi. E’ proprio da questo gigantesco processo di comunicazione che si genera il dolore.
Oggigiorno, anche a causa della imperante mentalità tecnologica l’uomo contemporaneo non ha più la percezione immediata dell’ineluttabilità del dolore. La prima domanda che si pone non riguarda una ricerca di senso bensì il quesito scientifico sulla possibilità di eliminarlo o almeno di ridurlo.
Combattere il dolore è perciò una sfida degna dell’uomo, perchè lo rende capace di dominare un fenomeno che spesso ne limita la libertà. Questo vuole essere il nostro impegno.
Rodolfo Bucci